Continua il nostro digiuno a staffetta, continuano i bellissimi contributi, sia teorici che pratici, di compagni e compagne di lotta. Oggi diamo la parola a Enrica R., insegnante, che è alla sua seconda esperienza di digiuno nella staffetta. Grazie!


Diario del digiuno di Enrica R. (insegnante scuola dell’infanzia)
29-30-31 gennaio 2022 e 22-23-24 febbraio 2022

La decisione di aderire al digiuno con Resistenza Radicale è nata all’improvviso,  la mattina del 29 gennaio, come una urgenza che deve trovare ascolto. 

Devo confessare che, da  buona napoletana, ho un rapporto col cibo molto “particolare”. Non è solo nutrimento, necessario alla sopravvivenza; la preparazione ed il consumo degli alimenti porta con sé elementi ancestrali e ricordi che affondano radici nella storia personale e nella tradizione.

E’ la tazza di latte caldo col miele della mamma, che cura tutti i malanni, è la pasta fatta in casa, il profumo del ragù che “pippeja” per ore, la domenica mattina, per accogliere e riunire tutta la famiglia. 
E’ ritualità, condivisione, cura, affetto, ospitalità.
In poche parole è…. amore !.

E allora decido di privarmi di questo amore per inseguire un amore più grande, per la libertà, la giustizia; un atto di amore che condivido con altri e per gli altri.

E’ stata una esperienza molto bella ed intensa. Dopo il digiuno di gennaio ho raccolto nuovamente  il testimone a febbraio. Ai miei compagni di lotta voglio dedicare una bella poesia di Rabindranath Tagore, che ha nutrito di bellezza il mio digiuno:

 Sotto il cielo della libertà

“Dove la mente non conosce paura
  e la testa si tiene alta,
  dove il sapere è libero, a tutti,
 dove il mondo non è chiuso
 dalle pareti di una casa,
 dove la mente è a Te indirizzata,
 verso pensieri e azioni sempre più grandi,
 sotto questo cielo di libertà, Padre mio,
 fa’ che il mio popolo si desti”.


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