Lo sciopero della fame di massa si arricchisce della testimonianza di un insegnante, dissidente e “trivaccinato”. Lo ringraziamo sentitamente non solo per queste parole, ma per la sua coraggiosa lotta per una scuola più giusta e uguale per tutti. Grazie!


Mi chiamo Saverio Mauro Tassi, ho 66 anni, insegno Filosofia, Storia ed Educazione civica da 40 anni, attualmente al Liceo scientifico statale Einstein di Milano.

Dal 12 gennaio scorso in una delle mie quattro classi due studenti sono risultati positivi e così è scattata l’applicazione dell’art. 4 del DL 1/22, in base al quale sono costretti a seguire in DAD tutti e solo gli studenti sprovvisti di green pass rafforzato, dunque anche i bivaccinati da più di 4 mesi con appuntamento per la terza vaccinazione.

Mi sono subito reso conto che in questo modo, continuando le mie lezioni come se nulla fosse, sarei diventato l’esecutore di una discriminazione incostituzionale perché contraria al combinato disposto del principio di uguaglianza (art. 3) e del diritto allo studio (art. 34), ma anche al principio della presunzione di innocenza (art. 27) e al principio giuridico dell’onere della prova in quanto gli studenti senza green pass rafforzato non solo non infrangono nessuna legge ma sono anche puniti senza alcuna prova né alcun indizio della loro positività al covid e dunque della loro pericolosità sanitaria per se stessi e per gli altri.

L’evidenza di questa ultima violazione costituzionale risulta chiaramente considerando che, prima del DL 1/22, erano costretti alla DAD per dieci giorni solo i positivi accertati e i loro contatti stretti accertati, ovvero si discriminava sì ma in base a fatti, non, come ora, sulla scorta di un mero sospetto.

Di conseguenza ho deciso di fare obiezione di coscienza all’esecuzione del disposto dell’art. 4 del DL 1/22 e di esercitare la disobbedienza civile sospendendo lo svolgimento dei programmi delle mie discipline e conducendo delle non-lezioni basate sulla ricerca comune e il dibattito intorno all’interrogativo: Condannare gli studenti greenpassless è costituzionale?

Dopo 10 giorni, e 7 non-lezioni, tutti gli studenti della mia terza sono tornati in classe, ma la stessa situazione si è riproposta in una mia quarta e dunque ho iniziato un nuovo sciopero bianco con una serie di nuove non-lezioni, con lo stesso tema, che si stanno ancora svolgendo e termineranno sabato.

Tutte le non-lezioni che documentano il mio sciopero bianco sono visibili sul canale You Tube Cinefilosofia del p.T.

Nel frattempo ho promosso la costituzione del gruppo Facebook SCUOLA UGUALE X TUTTI, che attualmente consta di 200 iscritti, per collaborare alla scrittura di una Dichiarazione di uguaglianza degli studenti e alla campagna per la sua sottoscrizione su:
https://www.change.org/scuolaugualextutti

A oggi abbiamo raccolto 1313 firme a supporto.

Nel raggiungimento di questo risultato siamo stati aiutati da RETE NAZIONALE SCUOLA IN PRESENZA che ha accolto e diffuso i nostri post.

Ovviamente, io personalmente ho promosso la mia iniziativa tra i miei colleghi di istituto.
Solo in tre hanno espresso condivisione delle mie ragioni, ma senza concordare sulla pratica dello sciopero bianco. Altri due colleghi, invece, per tutta risposta hanno comunicato al DS che non portavo la mascherina durante le spiegazioni.

Ho risposto loro che la portavo sempre, anche all’aperto, ma non nella mezz’ora di spiegazione per superiori motivi di professionalità (volume, labiale, espressione del volto, empatia) stante che sono trivaccinato, gli studenti sono protetti da FFP2, finestre e porte sono aperte per fare corrente, e addirittura in ogni aula funziona un sanificatore dell’aria che garantisce una pulizia da virus e batteri al 99% (sono stati installati l’estate scorsa in seguito a una richiesta collettiva da me promossa e sottoscritta da un terzo dei docenti del mio liceo).

Ciò nonostate, il DS mi ha convocato e mi ha chiesto di rispettare sempre la norma della mascherina per evitargli la comminazione di provvedimenti punitivi.

Poiché lo stimo, in quanto lo giudico molto competente e capace (vedi installazione rapida dei sanificatori), ho deciso di obbedire ma, garibaldinamente, anche di iniziare uno sciopero della fame, che già da prima meditavo, per protestare sia contro l’art. 4 del DL 2/11 sia contro l’obbligo di tenere la mascherina durante la spiegazione.

A questa decisione ha contribuito grandemente l’esempio di Davide Tutino, di cui avevo saputo attraverso stampa e TV.

Pertanto da martedì ho iniziato e continuato uno sciopero della fame in stile pannelliano (3 cappuccini al giorno).

Proprio ieri una collega del Liceo scientifico Morea di Conversano (BA) mi ha comunicato di aver cominciato uno sciopero bianco contro l’art. 4 del DL 1/22 ossia di essersi unita alla mia protesta. Che però, al contempo, si iscrive nella protesta più generale di Davide Tutino contro l’obbligo forzato del green pass, in particolare per i lavoratori statali e privati, e contro le discriminazioni e le vessazioni che chi non si allinea alla volontà del governo e della maggioranza (non solo parlamentare, purtroppo!) ha subito e sta subendo.

Gutta cavat lapidem non vi sed saepe cadendo!

Saverio Mauro Tassi


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