Prosegue il nostro sciopero della fame collettivo, che è ufficialmente diventato una staffetta e durerà fino alla primavera e al 31 marzo, termine che è stato fissato dal governo come fine dell’emergenza sanitaria.

Leggiamo ancora Enrica, insegnante, che è al suo settimo giorno di digiuno. Grazie!


(Leggi la prima parte: “Oggi inizio.”)
(Leggi la seconda parte: “La storia insegna ma non ha scolari”)

Domenica ho iniziato e stasera finisco.
Dopo cena.

Mi sono imbattuta nelle parole di Bertold Brecht e mi sono venute in mente le varie opere scritte in episodi dall’autore del Terzo Reich.

Quali tempi sono questi, quando
discorrere d’alberi è quasi un delitto,
e su troppe stragi prevale il silenzio?
Mangia e bevi, mi dicono, e sii contento di averne.
Ma come posso io, mangiare e bere,
quando quel che mangio a chi ha fame lo strappo
e manca a chi ha sete il mio bicchier d’acqua?

Non faccio paragoni, ma una discriminazione c’era allora e c’è anche oggi su basi non scientifiche .

Mi ha fatto ricordare un documentario: in quel tempo i bimbi venivano ingannati per vedere la mamma e finivano per diventare esperimenti.
Ecco, mi ha fatto pensare.

Perché i bambini devono essere conformi?
Perché dobbiamo essere conformi?
A cosa? A qualcosa che dice ” sì, forse sei sana ..” ma in realtà lo siamo tutti?

A fare qualcosa che è naturale fare, che è diritto della natura avere e diritto anche sancito…i diritti umani sono sanciti nelle Costituzioni italiana europea e internazionale, e sono: lavoro, istruzione, salute. 

Discriminare per scelte personali è illogico.

E i bambini?
Negare lo sport è per la salute?
Negare l’istruzione è per la salute?

No, è violazione dei loro diritti, divisione e discriminazione. E non sono le Giornate a pulire la coscienza. Le Giornate sono fatte per mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.

Oggi farò di nuovo un esperimento negli esercizi  commerciali.