Il 13 marzo 2022 si è svolta al Circo Massimo a Roma la manifestazione di “Divise Unite”. Le Forze dell’ordine prendono posizione contro green pass e restrizioni.


Già il 12 marzo, Davide annunciava la sua partecipazione alla manifestazione, con queste parole:

“Quante volte ho incontrato le forze dell’ordine nelle nostre disobbedienze… ogni volta ricordo che la dittatura, che li usa come strumento di una repressione ingiusta e illegale, rende loro stessi le prime vittime.
Domani alle ore 14 sarò proprio alla manifestazione delle forze dell’ordine a Roma, al Circo Massimo.
Ringrazierò chi tra loro dubita, e quelli che dubiteranno, quelli che hanno disobbedito, e quelli che disobbediranno.
Diamo loro fiducia, disobbediranno.
Diamo loro la possibilità, disobbediranno.
Diamo loro l’esempio: disobbediamo noi, e anche loro disobbediranno.”


Ecco il comunicato di cosa è successo a Roma, Circo Massimo, 13 marzo 2022.

Resistenza Radicale alle forze dell’ordine: “disobbedite”.

Ore 14.00.

Il movimento di azione non violenta “Resistenza Radicale” partecipa con Davide Tutino alla manifestazione delle forze dell’ordine a Roma, ringraziando “le donne e gli uomini in divisa che hanno disobbedito, e quelle che disobbediranno alle norme incostituzionali.”

Secondo noi, di Resistenza Radicale, le donne e gli uomini delle forze dell’ordine sono “vittime del regime, che dopo averli umiliati e ricattati, obbligati a un trattamento sanitario sperimentale, li usa per umiliare e ricattare la popolazione, per reprimere la domanda di verità, di giustizia, di diritto.”

Il professor studente Davide Tutino, nuovamente in sciopero della fame con decine di altri cittadini per il ripristino dei diritti umani e costituzionali, intervenendo alla manifestazione, annuncia per le ore successive una nuova disobbedienza.

“Mi accingo a recarmi in un luogo necessario al mio benessere e alla mia salute. È un luogo ove a noi dissidenti politici è proibito entrare, a causa delle leggi sulla segregazione.
Entrerò senza il lasciapassare e attenderò lì i vostri colleghi, i nostri fratelli delle forze dell’ordine.
Finora ho sempre chiesto loro di procedere, di sanzionarmi e denunciarmi, per dimostrare di fronte ad un giudice la illegittimità delle normative sulla segregazione.
Da oggi no, da oggi domanderò loro di scegliere se obbedire alla Costituzione oppure al regime.
È una domanda, solo una domanda, ma ormai è anche una scelta matura in gran parte del Paese, qualcuno la deve proporre, qualcuno la deve fare: occorre credere, occorre disobbedire, occorre lottare per il diritto.”

LEGGI IL SEGUITO: DISOBBEDIENZA CIVILE, ALLE TERME SENZA GREEN PASS


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