Oggi, 1 febbraio, entrano in vigore nuove disposizioni governative fortemente discriminatorie e lesive dei diritti di una minoranza di dissidenti politici. Per questo, abbiamo consegnato a mano una lettera aperta di fronte a librerie e biblioteche, in diverse città d’Italia.

Trovi di seguito:

  • una galleria di immagini e testimonianze
  • il comunicato stampa dell’iniziativa
  • il testo della lettera aperta.

GALLERIA DI IMMAGINI

ROMA – Studenti contro il green pass e Davide Tutino

BELLUNO

“Ho distribuito questa sera a Belluno circa 100 lettere.
Davanti a due librerie e alla biblioteca. Ho consegnato la lettera in 3 librerie.Ho provato a parlare con la bibliotecaria ma ho trovato un muro, per lei va bene così, è corretto che i ragazzi abbiano il pass per entrare… Un abbraccio e forza”

Leggi anche la notizia: La protesta. NO alla discriminazione del greenpass. Lettera aperta alle Biblioteche, alle Librerie e ai cittadini su Belluno Press

FUORIGROTTA (NAPOLI)

“Abbiamo partecipato e consegnato 100 lettere aperte a Fuorigrotta (NA), libreria Mondadori e libreria Giorgio Lieti. Siamo con voi. Un abbraccio caloroso al prof. Studente Davide Tutino.”

da Annalisa L. e Luisa S.

LEGNANO, CASTELLANZA, RESCALDINA

“Buongiorno, ho portato la lettera alla libreria di Legnano ma, nonostante avessi comprato pure l’ultima copia del libro “Eresia” di Massimo Citro, non ho avuto accoglienza sulla proposta. Alla fine il ragazzo, stralunato dalle notizie ricevute fuori dalla sua portata, in quanto ha detto di essere impegnato nello studio e di essersi vaccinato con due dosi, ha concluso che riferirà alla responsabile.

Seconda tappa: la biblioteca di Legnano. Non solo mi hanno chiesto il GP per entrare, ma non è stato possibile nemmeno consegnarla perchè non potevano toccarla. Sono stata fornita di indirizzo email per inviarla alla direzione. (Il loro cartoncino invece era permesso toccarlo).

All’uscita ho incontrato un ragazzo che quando ha sentito “contro il GP” è tornato indietro e mi ha chiesto cosa poteva fare. Gli ho fornito le indicazioni per il 15 a Roma e per l’iscrizione al canale Fisi. Non ha voluto foto, solo da dietro.

Poi ho cercato la biblioteca di Castellanza che stava vicino all’università Liuk, dove, non essendoci nessuno, ho optato per i tergicristalli delle auto posteggiate in cortile.

La biblioteca di Castellanza era deserta, ho cercato di recuperare il responsabile anche senza gp ma anche qui la risposta è stata un freddo “riferirò”.

Mi sono diretta alla biblioteca di Rescaldina, dove la ragazza di turno mi ha detto di mettere la lettera nella cassa dei libri da sistemare, senza volerla toccare. Fortunatamente, il responsabile, vedendomi allibita, si è avvicinato e mi ha chiesto di cosa si trattasse. Dopo la spiegazione mi ha detto che era informato e che seguiva già tutto. La lettera comunque non l’ha presa. Solo uscendo ho trovato una signora che saliva in macchina, la quale mi ha ringraziato ricevendo la lettera. Ho concluso la missione appoggiando le lettere restanti sotto i tergicristalli delle macchine posteggiate.

Il tempo apparentemente “perso” mi ha fatto rendere conto non solo della disinformazione che dilaga, ma soprattutto un certo rifiuto per tutto ciò che riguarda il semplice pensare, sarebbe troppo dire ragionare. Tutto questo mi riporta ai tempi biblici di quando “…ognuno  pensava ai suoi affari e non si accorsero di nulla….”

da Silvia M.

TORINO, Libreria Maramay e Biblioteca Civica Dietrich Bonhoeffer

MILANO, Biblioteca Comunale Centrale Sormani

“Oggi anche io come Davide Tutino e altrə ho consegnato, a chi ha voluto prenderla, la lettera aperta. Ho effettuato la consegna di fronte alla biblioteca centrale di Milano, la Sormani.

Questo dopo diverse mail a Stefano Parise, direttore del Sistema Bibliotecario Milano e alla Associazione Italiana Biblioteche – AIB, rimaste senza risposta. (C’è una Carta dei Servizi che raccomanderebbe risposte, del resto quando si sorvola sulla Costituzione, figurarsi).

Questo dopo che Feltrinelli chiede a tappeto il lasciapassare (Giangiacomo, che rivoltoni) e persino la libreria anarchica indipendente mi fa sapere che è meglio che non mi faccio vedere, i libri me li spediscono, carucci.

Questo prima di lasciare il “sagrato” della Sormani e un po’ infreddolita entrare in un bar e chiedere un caffè a portar via… per sentirmi dire di no, ci vuole il verdepasso pure per l’accesso, quindi senta, per cortesia!

Non posso che continuare a chiedermi: dove mi trovo? E dove, dove, dove posso mai mettermi ora e da ora in poi?
Non parlo di luoghi fisici.
Lo smarrimento è profondo.”

da Giulia A.


COMUNICATO

Da oggi, 1 Febbraio, entrano in vigore le nuove restrizioni governative contro i cittadini privi di lasciapassare, e la grande distribuzione libraria riceve l’invito a disobbedire da parte di forze politiche, intellettuali, studenti e attivisti per i diritti civili.

Davanti alle Biblioteche e Librerie di 10 città Italia (Milano, Torino, Belluno, Treviso, Legnano, Rescaldina, Castellanza, Rignano Flaminio, Roma, Napoli) i membri della Resistenza distribuiscono una lettera per invitare gli esercizi culturali a ribellarsi e a disobbedire.

Librerie e biblioteche sono invitate a non farsi complici del regime segregazionista, che punisce i dissidenti politici privandoli dei diritti fondamentali, e concedendoli temporaneamente ai possessori di una tessera.

Il professor studente Davide Tutino, di Resistenza Radicale, volantina con gli studenti a Roma, e ricorda agli obbedienti il codice di Norimberga: “Eseguire ordini illegali, immorali e infamanti non esime dalla responsabilità personale. I nostri fratelli delle forze dell’ordine sono costretti dal governo totalitario ad applicare norme repressive, inutili, dannose, pericolose, e fuori dal diritto. Questo che vedete oggi è solo l’inizio di un grande percorso di disobbedienza, un percorso che conduce verso una nuova Liberazione del paese.”

Gli studenti contro i Green pass volantinano in diverse città, e denunciano: “Siamo privati del diritto allo studio, del diritto alla mobilità, del diritto alla socialità, del diritto a costruire un percorso di vita, non per una motivazione sanitaria, ma come punizione politica per la nostra disobbedienza. Ebbene, la nostra disobbedienza continuerà.”

Il segretario del sindacato Fisi, Ciro Silvestri, chiama tutti a raccolta per la manifestazione di Roma del 15 febbraio, a Piazza San Giovanni: “Le politiche discriminatorie sono totalmente inutili dal punto di vista sanitario: servono ai padroni per sottrarre diritti e sorvegliare la popolazione. Il 15 febbraio a Roma manifestiamo per difendere i lavoratori e i cittadini nell’unico modo possibile, difendendo il diritto e la Costituzione.”

Anche il Comitato di Liberazione Nazionale aderisce all’iniziativa, con il professor Ugo Mattei: “La resistenza nonviolenta di massa è una risposta necessaria al nuovo totalitarismo. Tre imperativi devono muoverci: resistiamo, disobbediamo, partecipiamo. Invito tutta la popolazione a prendere parte a queste iniziative e a quei processi democratici che stiamo attivando con il Comitato di Liberazione Nazionale, per organizzare l’uscita da questo regime.”

I VOSTRI FRATELLI DISOBBEDIENTI
Resistenza Radicale, Studenti Contro i Green Pass, Sindacato Fisi, Comitato di Liberazione Nazionale


Lettera aperta alle Biblioteche, alle Librerie, ai cittadini
1 Febbraio 2022

Carissimi,
Da oggi, 1 Febbraio, entrano in vigore le nuove restrizioni governative contro i cittadini privi di lasciapassare.
I cittadini senza greenpass sono discriminati, privati dei diritti fondamentali in quanto dissidenti politici, in violazione delle norme costituzionali ed europee, e dei diritti umani.

Come riconosciuto ormai da tutti i paesi, il lasciapassare è inutile dal punto di vista sanitario, in quanto non previene infezioni e contagi; inoltre è dannoso a livello di diritto, e disastroso livello sociale.

Il lasciapassare determina una segregazione per caste all’interno della società: una Green Class di privilegiati contro una Bad Class di segregati, tutti ugualmente poveri di diritti e di conoscenza.

È vergognoso che gli esercizi culturali accettino l’imposizione del lasciapassare, lasciando fuori gran parte della popolazione, firmando la schiavitù della cultura nei confronti di un governo totalitario. Chi non si ribella alla distruzione del diritto, alla segregazione, all’odio di ricino, ne diventa complice.

Amici librai, amici bibliotecari, smettiamo di obbedire, smettiamo di essere complici. Ribelliamoci all’imposizione del lasciapassare, ribelliamoci come hanno fatto con successo i tabaccai.

Noi disobbediremo con voi, questo è un impegno.
Torneremo senza lasciapassare e disobbediremo per esservi accanto, per essere in lotta al vostro fianco.
Torneremo affinchè non ritornino i tempi bui in cui i libri si trasformavano in fumo.
Torneremo, perchè il diritto a leggere non sia da meno del diritto di fumare.

I VOSTRI FRATELLI DISOBBEDIENTI
Resistenza Radicale, Studenti Contro i Green Pass, Sindacato Fisi, Comitato di Liberazione Nazionale