COMUNICATO – 9 GIUGNO 2022
IL REGIME CEDE ALLA FORZA DELLA DISOBBEDIENZA: SI VA AL VOTO SENZA MASCHERA.

Il governo Draghi ha minacciato di imporre la maschera sul viso per votare, ed è stato sconfitto dai preannunci di disobbedienza e ricorsi.

Secondo la nota del Viminale di ieri, “In considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del protocollo stesso”, si prevede l’uso “fortemente raccomandato” – e dunque non più obbligatorio – “della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto”.

In una manciata di giorni la situazione epidemiologica si è ribaltata?
O, piuttosto, sta cambiando il clima, e l’obbedienza è sempre meno una virtù?

Certamente il repentino dietro-front del regime è una vittoria per tutti coloro che si sono impegnati sul fronte della tutela delle libertà personali e dei diritti politici, violati a partire dalla cosiddetta emergenza sanitaria.

Resistenza Radicale aveva annunciato la disobbedienza ai seggi, ritenendo che sia obbligatorio per tutti – in primis per il governo – restare fedeli a quanto previsto dagli artt. 48 e 75 della Costituzione e la loro violazione si configura come attentato contro i diritti politici del cittadino, che deve essere denunciata e sanzionata a norma dell’art. 294 del vigente Codice Penale.

Resistenza Radicale ringrazia tutte le forze politiche che si sono battute contro l’ennesimo assalto ai diritti civili, umani, politici e contro l’istituto del referendum sancito dall’art.75 della Costituzione.

Continueremo a batterci per liberare altri luoghi e cittadini del nostro paese: gli studenti e i lavoratori, e non ultimi i parlamentari, imbavagliati in aula nei momenti più alti del loro compito istituzionale.

La nostra lotta continuerà a partire dai seggi elettorali, dove contesteremo la non riconoscibilità dei pubblici ufficiali che, pur dovendo garantire la correttezza del voto, lo raccoglieranno mascherati e non identificabili.

Resistenza Radicale
Azione Nonviolenta