La mattina del 6 febbraio, Davide Tutino è tornato a Roma da Napoli in treno, senza esibire il green pass.

Ecco il suo racconto, dal suo profilo facebook.

Treno Napoli Roma h 08:30 circa
Il controllore mi chiede illegalmente Il Green Pass.
Rispondo che dovrò procedere a denunciarlo
Per avermi domandato dati sanitari che non ha titolo ad esigere.
Il Capotreno chiama le forze dell’ordine alla stazione di Formia.
Le forze dell’ordine mi costringono a esibire la mia esenzione sanitaria
Senza averne titolo
Registro tutto in audio, dichiarando che registro,
E mi minaciano di farmi scendere illegalmente dal treno.
Inizialmente rifiutano anche di identificarsi.
Dopo mia lunga insistenza, e dopo loro ulteriore minaccia di denunciarmi
Per interruzione di pubblico servizio
(pubblico servizio che loro stanno interrompendo)
Uno dei due agenti accetta di identificarsi, mentre l’altro rifiuta, commettendo reato.
Mi costringono, nuovamente sotto minaccia di farmi abbandonare il treno,
a inviare alla loro mail personale i miei dati sanitari.
Continuando a registrare, e dichiarando la registrazione,
Li invito a ravvedersi, e a cessare il grave comportamento,
Ma continuando a riceverne minaccia sono costretto
A inviare loro la mia esenzione sanitaria,
Riservandomi di denunciarli per la violenza commessa.
Come risulta dalla registrazione
Li saluto educatamente, esprimendo loro comprensione
Per l’involontaria e inconsapevole (ma non incolpevole) violenza
Che sono costretti a commettere
E promettendo loro una amorevole e necessaria denuncia.
Il treno riparte.

AGGIORNAMENTO
h 09.00 circa

Il treno riparte, ma vengo richiamato via telefono
Dalla polizia di Formia, che non riesce a leggere la pec
Perchè inviata a una casella di posta ordinaria.
Mi chiedono di inviare una mail ordinaria.
Dico NO, per mia tutela.
Li imploro di smettere,
perchè stanno commettendo un nuovo reato
estorcendomi dati sanitari.
Ripeto che so che la colpa non è loro
Tuttavia sono soggettivamente responsabili
del reato che commettono.
Dicono che dovranno far intervenire la polizia di Roma.
Dico loro che ne sono felice,
perchè in questo modo loro si tutelano
Dal commettere altri gravi reati.
La polizia mi aspetta a Roma Termini,
al binario di arrivo del treno da Napoli.
Registrerò la mia conversazione con loro,
A mia e a loro tutela.
Professor Studente Davide Tutino

SECONDO AGGIORNAMENTO – h 10:20 circa
Arrivato a Roma in treno da Napoli.

Non ho trovato i nostri fratelli della polizia ad aspettarmi.
Ho salutato il Capotreno raccomandandogli di non commettere più tali reati.
Il Capotreno risponde che obbedisce agli ordini
E io gli dico che loro devono disubbidire a ordini illegali e disumani
Perchè il reato ricade su di loro.
Gli ricordo che lui stesso ha preteso, dopo il poliziotto,
di visionare il mio certificato sanitario,
nonostante io lo sollecitassi
A non commettere questo reato,
Anche perchè lo stavo registrando.
Lui mi risponde che non ha visto il certificato
E io gli faccio notare che invece ha preteso di farlo, e lo ha fatto,
Posso dimostrarlo perchè è tutto registrato;
Allora mi risponde che anche se ha guardato tuttavia non ha visto,
Perchè non aveva gli occhiali.
In questa risposta
riconosco il bambino che è in lui ed è tutti noi
Riconosco quel bambino con le mani nella marmellata,
Riconosco che è uguale a me,
E lo amo e provo compassione per me e per noi tutti.
La marmellata è finita
Ora facciamo pace
La marmellata è finita
Facciamo pace, ma chi l’ha avvelenata deve risponderne,
secondo Diritto.
Professor Studente Davide Tutino

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