Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato, con preghiera di massima diffusione, da parte di Davide Tutino, membro del nostro gruppo, insegnante sospeso perché dissidente.

Il comunicato è stato scritto dopo che Davide ha ottenuto l’esenzione dal trattamento sanitario obbligatorio in considerazione del suo sciopero della fame.

Cerco di spiegarmi.
L’esenzione da me ricevuta a seguito dello sciopero della fame non è una soluzione, bensì uno strumento.
Abbiamo ricevuto uno strumento, sta a noi utilizzarlo.

È una crepa, sta a noi allargarla o cercarne altre.
Cosa accadrebbe se centinaia, o centinaia di migliaia di cittadini si presentassero in digiuno, seguite dal proprio medico?
Forse uno, forse due, forse duecento, forse duemila vaccinatori avvertirebbero, come è accaduto con me, la responsabilità umana e deontologica di differire, oppure esentare dal TSO.
Si apre la strada a una resistenza nonviolenta di massa.
Non significa vincere, sia chiaro. Significa la possibilità di con-vincere.
Ripeto:
l’esenzione a me toccata
(chissà se me la toglieranno d’imperio, aprendo la strada a un’altra lotta)
è uno strumento, non una soluzione.
Potrei tacere, proteggendo la mia privacy, e rinnovare l’esenzione ad ogni scadenza.
Invece no.
Dichiaro a tutti che essa è il frutto di uno sciopero della fame, e dichiarandolo mi espongo al concretissimo pericolo che mi venga tolta o che non mi venga rinnovata.
Ma dichiarandosi offro questo strumento di resistenza nonviolenta a noi tutti.
A noi tutti.
Perchè non ci si salva da soli.

Davide Tutino, 3 gennaio 2022

Comunicato diffuso anche dalla pagina facebook di Davide Tutino: Davide Tutino per la libertà di scelta.

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