Appello
Di Resistenza Radicale – Azione Nonviolenta a:

1 – tutti quelli che hanno lottato contro la dittatura tecnosanitaria di Conte e Draghi;
2. tutti gli altri cittadini e cittadine che credono sinceramente alla Costituzione e allo Stato di Diritto;

allo scopo di ritornare a lottare e di trovare finalmente l’unità d’intenti e di azione.

Ai primi: dove siete finiti? Dopo le elezioni in molti vi siete volatilizzati, i pochi di voi ancora attivi fanno cose del tutto secondarie rispetto alla salute dell’Italia, intesa in senso fisico e psichico, ma anche morale e costituzionale!

I secondi, i cittadini e le cittadine che non hanno contrastato attivamente la dittatura tecnosanitaria, forse perché non direttamente toccati da essa o troppo tolleranti nei confronti delle proprie e altrui sofferenze, devono smuoversi e venire fuori dal mucchio, anche se non sono ancora direttamente toccati o hanno (apparentemente) finito di soffrire!

Proprio in questo momento bisogna continuare a lottare, perché finisca ogni tentativo di dominio totale da parte di quella casta politicante-burocratica che da almeno trent’anni si è appropriata dell’Italia e tenta di sottrarla ai cittadini, svuotando progressivamente di senso la Costituzione e togliendo a ognuno di noi diritti e libertà fondamentali!

Proprio in questo momento si deve strillare più forte: “NO AL GREEN PASS!”, “NO AGLI OBBLIGHI VACCINALI!”E anche: “NO A OGNI LIMITAZIONE ALLA LIBERTÀ!”, “NO AL POPULISMO PENALE!”, “NO ALLA DISUMANITÀ!”, “NO ALLA LEVA FISCALE UTILIZZATA COME MEZZO DI REPRESSIONE!”, “NO ALLA COLPEVOLIZZAZIONE DI CHI LAVORA E INTRAPRENDE!”.

Non possiamo allentare la presa ora, aspettando che l’attuale governo realizzi quelli che finora appaiono meri annunci di fine regime, e dei quali nulla ancora ha realizzato.
Né, peggio, possiamo adagiarci nella comodità del graduale venir meno di tutte le orribili, ricattatorie, mafiose, discriminatorie e incostituzionali norme vigenti!

Quest’ultima sarebbe la prospettiva peggiore, perché si lascerebbero agli strangolatori della democrazia, che sono in servizio permanente ed effettivo in tutti gli schieramenti politici, una serie di strumenti di repressione e di controllo riattivabili a piacimento in qualsiasi momento. S
e le norme e regole contro cui abbiamo lottato cadessero da sole, in seguito tornerebbero a caderci in testa e saremmo di nuovo scaraventati in un regime totalitario!

È necessario, pertanto, intraprendere una vasta azione di mobilitazione contro il governo:

1. affinché concretizzi finalmente le promesse sulla fine di ogni restrizione emergenziale;
2. affinché desista dalle stesse cattive pratiche in altro modo e in altro contesto.

In particolare, bisogna pretendere il venire meno dell’art. 434-bis di recente introduzione; e insieme va realizzato un sistema di accoglienza equo e umano per le persone migranti, che non lasci più nessuno in mare per giorni o settimane.
Dobbiamo opporre un sostanziale NO al duo “Salvini-Piantedosi”, continuatore delle cattive pratiche di Lamorgese, che a sua volta le ha mutuate dal piddino Minniti, vero iniziatore, quest’ultimo, delle moderne politiche di collaborazione con la Guardia Costiera Libica e degli accordi Italia-Libia, in aperta e riconosciuta violazione dei diritti umani.

È necessario articolare una vasta reazione politica e democratica verso il governo, per fare capire a esso, e innanzitutto alle due componenti Forza Italia e Lega (che, non a caso, erano nella precedente maggioranza draghiana!), che non possono avere l’ultima parola: né sulle politiche migratorie, né su quelle sanitarie (tramite i loro presidenti di giunta) né sulle altre politiche, che, come da Costituzione, vanno concordate collegialmente nel governo, e comunque discusse con le sovrane assemblee parlamentari.

Questa mobilitazione deve inoltre mettere al centro la libertà d’impresa e il libero mercato, inteso in senso anti-capitalistico, dove si cerchi di garantire lo scambio tra i privati e l’economia circolare; un mercato dove tutti gli operatori godano di tutte o quasi le informazioni e possano contrattare con proprio guadagno e reciproca soddisfazione; senza essere taglieggiati da uno Stato giustizialista, terrorista fiscale, ladrone, che pretende di fare da socio occulto senza metterci nessun capitale e ritirando la gran parte del guadagno, al servizio degli interessi dell’assetto economico globalista centrato sulle grandi corporation e le finanziarie monopoliste sovranazionali.

Perciò, questa mobilitazione deve dire sì alla libertà di utilizzo della moneta sovrana e contante, unica di corso legale nello Stato e decisivo fattore di contrattazione: del comune cittadino con le banche, le assicurazioni, le finanziarie da una parte; e dello Stato dall’altra, che, se il contante non esistesse o fosse enormemente limitato (come vorrebbero le attuali opposizioni, ma anche molti politici dell’attuale governo) lascerebbe i cittadini alla mercé di quei poteri prepotenti! Contante che poi è importantissimo anche per i migranti che, arrivati da poco nel Paese, non potrebbero integrarsi altrimenti!

Questa mobilitazione deve scagliarsi contro l’estrema disumanità di chi, promettendo una gestione trasparente, non ostile agli italiani e ai migranti arrivati legalmente nel Paese, e dicendo di voler contrastare le mafie del traffico di esseri umani, non fa nulla di tutto ciò, ma gioca ogni volta a fare la voce grossa con alcune centinaia o migliaia di persone, lasciate in mare a morire; tradendo qualsiasi legge interna e internazionale, nonché quella non scritta del mare, e distogliendo lo sguardo dalle atroci torture che subiscono in Libia coloro che tentano di partire, e dal sistema che in Africa fa la fortuna della criminalità che traffica in uomini, donne e bambini; il tutto senza fare nulla per far funzionare davvero il sistema dei visti e delle quote di entrata nel Paese.

PERTANTO:

Si dica finalmente sì alla libertà terapeutica e al diritto di ogni persona di decidere per sé sulla propria salute, in alleanza terapeutica medico-paziente e senza che venga mai a mancare il consenso informato!

Ci si unisca a chi, in queste ore, viene vergognosamente e iniquamente attaccato, vilipeso, messo all’indice, e vede violare i suoi diritti e le sue libertà costituzionali!

Ci si unisca di conseguenza contro le iniziative del governo sul 434-bis sui cc.dd. “rave party” e sul blocco dei porti!

Ci si unisca per contrastare il governo su queste avvisaglie di fascismo, instillate con la collaborazione di una finta opposizione, che oggi si lagna, ma che fino a poche settimane or sono ha fatto norme simili in tutti i campi, a cominciare dal “green pass” e dagli obblighi vaccinali, sempre per decreto!

Ci si unisca per indurre il governo a desistere: a cancellare la prima norma e a utilizzare gli strumenti che già ci sono per gestire e governare il (residuale) fenomeno “rave party” senza scadere nelle stesse storture della gestione “pandemica”.

Ci si unisca a tutti i medici, infermieri e ausiliari della sanità che ora dovrebbero essere riammessi e devono essere riammessi a testa alta, e rimessi a lavorare in condizioni di parità con gli altri!

Ci si unisca a tutti gli altri lavoratori discriminati e poi riammessi, perché, unitamente a quelli della sanità, possano ritrovare non solo lavoro e stipendio, ma anche il risarcimento per l’ingiusto danno subìto!

Ci si unisca a chi difende la madre terra, l’ambiente, l’ecosistema: che oggi sono devastati, sfruttati e abusati dalle stesse lobbies capitaliste che affermano di volerle difendere e “valorizzare”, con astute strategie di greenwashing, mentre continuano a farne merce.

Ci si unisca a tutti coloro, come i ragazzi dei rave, gli immigrati, le piccole e medie imprese strangolate dal “great reset”, tutti i non-conformisti che vanno integrati e mai colpevolizzati, che, se non si abrogano le norme dittatoriali fatte dai due governi precedenti, e se non si evita che l’attuale governo ne faccia di ulteriori, rischiano di essere discriminati e perseguitati dal regime!

Ci si unisca a chi vuole difendere la Costituzione: è oramai prossimo l’appuntamento del 29 novembre 2022, quando la Corte Costituzionale dovrà decidere sugli obblighi vaccinali come normati dai precedenti governi.

Si convochi pertanto con urgenza un incontro di tutte le forze che hanno finora combattuto contro la dittatura sanitaria e vogliono, possono, devono lottare contro la dittatura tout court.
Questo allo scopo di organizzare iniziative per incidere sull’attuale momento politico e sventare il ritorno di fiamma della dittatura partitocratico-burocratica, magari saldata al peggior fascismo d’antan.

Tali iniziative, secondo noi, potrebbero essere le seguenti:

1. Il rilancio dell’appello sulla messa in stato d’accusa dei Presidenti della Repubblica;
2. una marcia pacifica verso il Quirinale e la Consulta, per portare in quella piazza la suddetta raccolta firme e consegnare simbolicamente le firme già raccolte, e tavoli di raccolta firme concomitanti in tutta Italia;
3. una maratona oratoria da organizzare almeno una settimana prima del 29 novembre, e fino alla pubblicazione del dispositivo della decisione, in un sito il più vicino possibile alla Consulta; maratona oratoria che, con una staffetta ininterrotta, permetta ai cittadini e alle cittadine di sostenere con la loro libera voce la libertà vaccinale contro ogni obbligo;
4. altre iniziative, anche eclatanti, per dire “NO!” alla dittatura sanitaria e a qualsiasi altra norma dittatoriale, “SI!” alla costituzione e ai diritti civili e politici e alle libertà fondamentali dei cittadini.

Noi, come abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando, abbiamo la volontà e la contezza di ragionare su iniziative come queste, e vogliamo le presentiamo agli altri, sperando che accolgano il nostro appello all’unità e le condividano, militando attivamente per realizzarle e per incidere in senso democratico e liberale sul destino dell’Italia, dell’Europa e del mondo!

Napoli, 06/11/2022

I fondatori e le fondatrici di Resistenza Radicale

Primo firmatario e autore: Domenico Spena

Sottoscrittori e sottoscrittrici: Davide Tutino, Marianna Panico, Giulia Abbate, Kamaljeet Kaur, Mario Marchitti, Lidio Maresca, Carlo Papalini, Anna Ricci, Aligi Taschera, Majid Valcarenghi