di Majid Valcarenghi – Resistenza Radicale
“Ma come, tu che sei stato obiettore di coscienza, tu che sei stato nel carcere militare di Gaeta, per aver rifiutato la divisa e per non imbracciare le armi, adesso non scendi in piazza per la pace?”
Così mi ha detto il solito amico X, che, come cantava Jannacci, fa parte di…quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire…
La mia passata disobbedienza alla chiamata del servizio militare, per il rifiuto radicale della guerra, non è in contraddizione con la mia posizione di oggi, apparentemente neutrale, ma che neutrale non è, sul conflitto in atto.
Non sono affatto neutrale, ma non voglio far parte di quella massa di manovra usata dalle propagande delle due parti in guerra.
Io mi sento di far parte di quella minoranza pensante che trova orrenda l’escalation militare Russa, che dal colpire inizialmente gli obbiettivi militari arriva adesso a colpire coi missili anche le zone residenziali, massacrando i civili.
Solo che trovo anche orrenda la cinica ipocrisia occidentale che fin dall’inizio ha voluto dimenticare le responsabilità degli USA e della Nato, nell’aver lasciato i gruppi neonazisti massacrare i separatisti filo russi nel Donbass e in Crimea e nel disattendere l’impegno, preso con Putin, a non allargare Il campo d’influenza filo americano e filo Nato a ridosso della Russia.
E così, invece di riconoscere i propri torti e aprire subito un vero negoziato, gli Usa e la Nato hanno preferito sostenere l’illusione nazionalista del governo ucraino, certo, “democraticamente eletto”, per una guerra di resistenza senza speranza.
Perché quello che è in atto in Ucraina è una tragica partita a scacchi truccata, dove le pedine sono esseri umani destinati al macello.
Tutti sanno e hanno sempre saputo che non può che esserci un unico vincitore. E che quindi il vero negoziato poteva essere solo nel limitare la vittoria russa. Invece l’occidente ha preferito invocare il negoziato negando le ragioni russe che erano a monte della sciagurata invasione militare.
In questo quadro, io mi rifiuto di prendere le armi della propaganda e della manipolazione in atto dalle due parti.
Per quello che può contare, scelgo di sottrarmi a questa colossale cinica ipocrisia occidentale e al cinico piano militare di Putin. Disobbedisco al ricatto etico, alla dismissione della memoria storica, disobbedisco alla chiamata in piazza dove nel nome sacrosanto della Pace e della autodeterminazione dei popoli si negano le proprie responsabilità.
Disobbedisco ad una Pace senza giustizia.
Rifiuto la divisa di un pacifismo emotivo e non analitico. Che non guarda dentro di sé.
È ancora obiezione di coscienza, caro amico X. 🌹
di Majid Valcarenghi – Resistenza Radicale
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