In questo post, puoi leggere:

  • una nota per Davide Tutino
  • una testimonianza – diario del digiuno
  • la lettera aperta del prof. Paolo N. ai colleghi e al sindacato
Foto: una crassulacea (sedum) pioniera che riesce a vivere su substrati rocciosi quasi impossibili a colonizzare… Una metafora del nostro periodo storico: riusciamo a sopravvivere e forse anche a prosperare anche in un arido mondo di pietra… 🙂
PAOLO N.

Nota per Davide Tutino – 26 febbraio 2022

Buongiorno Davide e buona vita !

Ti devo ringraziare innanzitutto perché, grazie al tuo lucido esempio di lotta contro questa che a tutti gli effetti possiamo definire una “dittatura sanitaria” che ci affligge oramai da più di due anni e non se ne vede la fine, mi sono deciso a seguirti in questa protesta iniziando dal giorno 15 febbraio un digiuno di protesta contro il provvedimento in oggetto! Anche perché poi mi possa a diritto immedesimare con l’intramontabile personaggio di Siddhartha, che alla domanda per un posto di lavoro “che cosa sai fare” risponde: “so pensare, so aspettare, so digiunare” !!!

Sono arrivato così, oggi, a superare i 10 giorni di digiuno e a scriverti con mano un po’ tremante (solo la mattina poi il tremore mi passa) queste righe sulla mia testimonianza di “resistente” consapevole di lottare contro una vera ingiustizia dello Stato, in totale spregio della nostra Costituzione Repubblicana, nei confronti di cittadini che, come te, me e tanti altri, hanno il solo torto di non volersi sottoporre ad un “trattamento medico sperimentale” basato sull’ingegneria genetica che ha rischi riconosciuti, ma fortemente sottostimati  e protezione dal virus COVID19 con le sue varianti, diciamo, piuttosto aleatoria…

(…) In calce trovi la mia “Lettera aperta ai colleghi della Soprintendenza di Siena  e al Sindacato FLP” del 21 febbraio 2022, dove li informavo sulla mia decisione e sui motivi di tale protesta. Ti confesso che ho avuto ben pochi riscontri di solidarietà, ma quei pochi comunque preziosissimi, forieri credo di future vere amicizie. Vorrei, perché credo che lo meriti, che la mia lettera avesse una diffusione più ampia della mia cerchia lavorativa e familiare ed in questo chiedo il tuo aiuto come quello di Resistenza Radicale. In attesa di un qualche suggerimento,

i miei più sentiti saluti e con grandissima stima,

Prof. Paolo N.


Diario del digiuno di Paolo N. – 2 marzo 2022

Ciao, buongiorno e buona vita!

Ho fatto il mio digiuno di protesta per 14 giorni dalla sera del 15 febbraio, entrata in vigore del DPCM sugli over 50, alla mattina del 2 marzo.

Come funzionario pubblico sono stato sospeso dal servizio senza stipendio.

Il giorno 21 febbraio ho scritto una “Lettera aperta ai colleghi e al sindacato” per spiegare le motivazioni della mia protesta non violenta. Lettera in allegato alla presente.

Il 26 febbraio ho contattato Davide Tutino per mail e poi ci siamo sentiti telefonicamente, ed eccomi qua…

Oggi è mercoledì 2 marzo. Stamani dopo ben 14 giorni di digiuno e aver lasciato per strada senza rimpianti più di 7kg di massa corporea, mi sono concesso la colazione di cui sopra! Che bontà… che bello poter sgranocchiare di nuovo mandorle&noci che adoro e poi che sapori, incredibile il gusto dopo il digiuno ne esce rinnovato!

Ma come potete vedere mi sono concesso anche due Loacker “classic” che forse è la cosa che mi era mancata di più, gustati con un buon caffé lunghissimo con cardamomo stile africano 😀 ✌️🔥☮️

Mentalmente ne esco davvero rafforzato! Sono sempre stato lucidissimo, anzi etereo, volavo alto …

E’ un esperienza fondante e questa, diciamo così, “bolla” del digiuno e della meditazione mi ha portato ad una reale e intensa comunione con la natura, gli animali, le persone che ti sono vicine, bellissimo! Superando anche l’odio e i rancori che questa situazione mi avevano suscitato ed in questo ho capito il valore e la vera essenza di essere, e sottolineo essere, non violenti verso gli altri, ma anche verso la natura che ci circonda! Buona vita a tutti e felice digiuno a quelli che lo stanno facendo o lo faranno…. 🙏☮️🌈🖐️”

Un grande abbraccio a voi tutti…

Paolo N.


LETTERA APERTA AI COLLEGHI DI LAVORO E AL SINDACATO FLP – inviata il 21/02/2022

di Paolo N.

Cari colleghi, care colleghe,

vi scrivo in questa notte insonne perché sono davvero indignato e non posso passare sotto silenzio questa grave ingiustizia rappresentata dalle norme emanate dal “Governo dei migliori” con il DCPM  21.01.2022 che lede me come altri, in quanto cittadini e lavoratori, senza una concreta giustificazione scientifica.

A questo proposito vi invito a leggere con attenzione questa accurata sintesi di un ricercatore indipendente dal titolo: “Obbligo vaccinale: si può parlare di misura dettata dalla Scienza“, ma va detto che oramai la letteratura medica seria (Lancet, BMJ, PubMed) e inondata da studi che dimostrano da una parte l’inefficacia degli attuali vaccini per queste forme virali altamente mutanti, e dall’altra la correlazione sempre più evidente, supportata da spiegazioni fisiologiche e biochimiche, fra le vaccinazioni e reazioni avverse anche gravi o fatali, sopratutto fra i giovani, fortemente sottostimate dagli organi di controllo in quanto questi si basano su una vigilanza cosidetta “passiva” (mi sono fatto una cultura sulle reazioni avverse…).

Ecco il link: https://www.lindipendente.online/2022/02/02/obbligo-vaccinale-si-puo-parlare-di-misura-dettata-dalla-scienza/

Aggiungo pure che questo provvedimento, ovvero il DCPM  21.01.2022 firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, a parere di illustri giuristi potrebbe essere giudicato anticostituzionale! Ma loro non ascoltano, i Sindacati tacciono vergognosamente, la Magistratura pure.

Allora va tutto bene così? E’ giusto che dopo 37 anni di onorata carriera come dipendente pubblico, prima come docente di ruolo nella scuola secondaria superiore e poi, da 6 anni a questa parte, come funzionario del nostro Ministero, sia sospeso dal servizio, senza stipendio, pur godendo di ottima salute e rispettando tutte le note precauzioni per non infettarmi e infettare?

Dovrei forse a cuor leggero, soffrendo fra l’altro di disturbi autoimmunitari, sottopormi ad una “vaccinazione genica sperimentale” approvata per via emergenziale, che non mi garantisce la protezione dalla malattia, rischiando al contempo la mia incolumità e scaricando lo Stato e quant’altri da ogni responsabilità per possibili reazioni avverse, per avere il “green pass rafforzato”  per poter lavorare?

Ma siamo impazziti !?!

Ho sempre creduto nello “Stato di Diritto” come espressione più alta della civiltà occidentale e della sua cultura millenaria che ha improntanto tutto il mondo moderno. Per questo, durante i  lunghi anni di insegnamento, prima di entrare in Soprintendenza, ai miei alunni adolescenti, e adesso alle mie giovani figlie, ho sempre cercato di infondere la fiducia nello Stato, nelle sue Istituzioni e in primis nella nostra Costituzione Repubblicana del 1947 che ne è la base fondante, come pure deve essere alla base della convivenza civile dei cittadini e del loro rapporto con le Istituzioni.

In questi giorni, per me molto tristi, alla luce delle  disposizioni impartite dal DCPM  21.01.2022, che come cittadino rispetto, a firma del Presidente Mario Draghi, voglio però dimostrare pacificamente il mio dissenso, inaugurando, dal 15 febbraio 2022, un digiuno ad oltranza di protesta e di purificazione personale da tutti i veleni mentali che questa situazione a creato, anche in famiglia, con la regola accessoria di mantenermi alcuni giorni anche in uno stato di silenzio verbale. Questo perché sento di subire una grave ingiustizia da parte di chi ha emanato queste norme e di tutti quelli che se fanno esecutori e non so come altro fare per esprimere il mio dissenso.

Non entro nel merito della correttezza giuridica del provvedimento in oggetto né dal punto di vista formale che sostanziale, non sta a me giudicare, non ho la competenza per farlo, ma voglio comunque sottolineare che eminenti giuristi, e recentemente anche alcuni TAR,  hanno sollevato dubbi sulla costituzionalità del DCPM  21.01.2022 osservando che questo potrebbe violare:

1) l’art. 1 che recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” in quanto a cittadini italiani nel pieno dei loro diritti costituzionali,  e godendo, fino a prova contraria, di ottima salute, viene impedito l’accesso al luogo di lavoro e la loro assenza viene poi considerata come ingiustificata, con sospensione della retribuzione!

2) l’art. 3 che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E`compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” in quanto l’obbligo del green pass, rafforzato o meno, per poter accedere a certi servizi come i trasporti ed altro ed ora addirittura per poter lavorare per chi ha più di 50 anni, crea una palese discriminazione sociale fra chi l’ha ottenuto e chi no, venendosi così a configurare come un vero e proprio “ricatto” per i cittadini non vaccinati.

3) l’art. 32 che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” in quanto l’obbligo del green pass rafforzato si configura come un ricatto che costringe il cittadino a sottoporsi ad un trattamento sanitario firmando il cosidetto “consenso informato” ed esonerando così, il medico vaccinatore, le autorità sanitarie e l’industria farmaceutica produttrice del vaccino, da qualsiasi responsabilità in caso di effetti avversi con l’ammissione che questi, in rari casi, possono essere gravi, ovvero invalidanti o addirittura portare al decesso il vaccinato.

Questa decisione di intraprendere questa protesta contro l’assurdo obbligo vaccinale per andare a lavoro, non è stata facile né presa a cuor leggero. Vaccini che, per inciso, si stanno dimostrando palesamente inefficaci e rischiosi per chi vi si sottopone! Protesta che sono certo che sarà ignorata dal sig. Draghi e dai suoi Onorevoli Ministri, come hanno ignorato finora sistematicamente voci ben più autorevoli della mia, sia in campo medico che giuridico ma lo faccio egualmente sopratutto per essere d’esempio alle mie giovani figlie di 14 e 16 anni che potranno dire un giorno, spero non lontano, fieramente: mio padre si è battuto contro un ingiustizia! Non ha piegato la testa, non è stato indifferente, non ha cercato comode scappatoie: ha rispettato le leggi ma ha espresso con forza e con la testimonianza del digiuno il suo dissenso!

Sì, perché voglio che capiscano attraverso il mio esempio di genitore che quando si subisce un’ingiustizia è giusto lottare!

E l’ingiustizia di cui io parlo non è perché te lo ha detto qualcuno o che stia scritta in qualche codice ma è quell’ingiustizia che la senti fisicamente sul tuo corpo, sulla tua mente perché fa parte della natura del genere umano soffrire per un torto subito o ancor peggio perché ingiustamente si viene privati delle proprie libertà.

E’ giunta l’ora di riflettere su questo stato di cose. E’ ora di dire NO, pacificamente ma fermamente, a tutte quelle azioni che finiscono per alimentare questo sistema di potere malato e perverso, di cui in molti siamo succubi prima che sia troppo tardi, quando l’odio avrà sopraffatto la fratellanza e non resteranno altro che schiavi e rovine. Invito tutti a farlo nei modi che ognuno troverà più consoni al proprio carattere e alla propria vita.

Concludo con queste parole di Gandhi:

“Per la resistenza civile di massa è indispensabile una guida. Nei casi di resistenza civile individuale, ogni resistente è leader di se stesso ! “

Grazie per il vostro tempo speso a leggere queste righe e la solidarietà che vorrete mostrarmi, auguro salute e felicità a tutti quanti e spero di tornare presto operativo nella nostra grande famiglia…

Prof. Paolo N.


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