Prosegue il nostro sciopero della fame collettivo, che è ufficialmente diventato una staffetta e durerà fino alla primavera e al 31 marzo, termine che è stato fissato dal governo come fine dell’emergenza sanitaria? (Rispetteranno la loro parola?)

Scrive per noi oggi Enrica, insegnante, al suo secondo giorno di digiuno.


(Leggi la prima parte: “Oggi inizio.”)

Ho letto del professore del liceo e ho deciso di fare una prima esperienza.
Come molti docenti sono costretta al vaccino ma avendo una situazione ben difficile a casa purtroppo non potevo avere sospensione in quanto non ho nemmeno risparmi.

Tuttavia non uso e non userò una cosa che discrimina persone e che viola la costituzione, i diritti inviolabili dell’uomo, e i diritti dei bambini.

Io ho solo un’ ora di classe il resto è potenziamento (leggasi sostituzioni…) Nelle mie lezioni / non lezioni tendo a far vedere la situazione attuale e riflettere e mi dispiace molto vedere” colleghi” che entrano “nel piccolo fragile mondo dei bambini”. Mi sono vergognata io per loro quando hanno chiesto ai bambini se erano vaccinati (essendo non obbligatorio.. non dovevano chiederlo, e come educatori non dovevano permettersi di farlo.)
Ho visto bimbi che non possono respirare, che chiedono di uscire, persone con sorrisi negli occhi per una carezza.
E per questo ho deciso di farlo.
E lo rifarò più lungo tra un po’ in modo da organizzarmi meglio con il medico.
E continuo sempre a passare dalle fermate per dare più passaggi.

Il primo giorno non è stato facile (2 giorni fa).
Ma ho tenuto saldi i miei principi.
Bisogna tornare a un umanità vera e sana.
Non alle divisioni.
Oggi ho un po’ di emicrania forte e sono a letto . Ma continuo a farlo.
E continuerò a farlo perché non è giusto e non è normale.

Dobbiamo far ricordare agli altri: “La storia insegna ma non ha scolari”.

È l’unico paese dove i diritti dei bambini sono calpestati e violati per legge. Non possono fare sport … aggregarsi. E fare il gendarme non è il mio mestiere.

È l’unico paese dove l’alternanza obbrobrio scuola lavoro (tirocinio) è sfruttamento minorile con manovalanza a costo zero, non un tirocinio seguito da persone addette come in tutto il mondo, e anche retribuito ma non obbligatorio. (È una scelta)
Sono un educatrice.
Ho il dovere morale di rifiutarmi di discriminare esseri viventi e senzienti.