Prosegue il nostro sciopero della fame collettivo, che è ufficialmente diventato una staffetta e durerà fino alla primavera e al 31 marzo, termine che è stato fissato dal governo come fine dell’emergenza sanitaria? (Rispetteranno la loro parola?)

Oggi ospitiamo con gratitudine le parole di Walter S., che ci racconta il suo digiuno giunto alla seconda settimana. Qui la prima parte: 20-28 gennaio.

Grazie!


29 gennaio – 2 febbraio 2022

Dal 29 al 31 gennaio: un secondo week end a brodini e tanti liquidi per integrare la mancanza di proteine solide. Risulta vero quello che dicono in tanti, che col tempo davvero le esigenze dell’organismo si abbassano fino alla vera essenza; altrettanto vero che i primi tre giorni sono quelli davvero critici perché si è tentati da diversi input, soprattutto se non si è soli in casa.

1 e 2 febbraio: si sta per chiudere il ciclo. Devo essere sincero. In questo digiuno mi ha aiutato anche un particolare non indifferente che fino ad ora avevo omesso. Ero risultato positivo al COVID, il 23 in modo asintomatico e poi dopo qualche giorno mi è venuto un evidente raffreddore, che non mi ha certo fatto ridurre l’appetito generale. Meglio così.

Oggi è il 3 febbraio e a colazione ho deciso di interrompere il digiuno anche dopo l’incontro di ieri col gruppo dei digiunatori. Posso tornare all’attività fisica dopo questa lunga pausa. Eventualmente mi renderò disponibile per altre staffette di pochi giorni quando sarà richiesto nuovamente.

FORZA!

WALTER