Al termine della Seconda Guerra Mondiale, le classi popolari realizzarono in Italia una forma di lotta nonviolenta chiamata Sciopero alla Rovescia. Nello Sciopero alla Rovescia, i disoccupati lavoravano senza essere assunti né pagati, in opere di pubblica utilità, per rivendicare il diritto al lavoro e alla sussistenza.
A Roma, il giorno domenica 16 aprile, il Convegno alla Rovescia rinnova questa tradizione.
Una parte consistente del paese ha fame di politica, e tenta di auto organizzarsi nelle più varie forme di resistenza. A questa area del dissenso non ha corrisposto finora un’adeguata risposta, cosicché tale parte del paese è stata perseguitata, esclusa, non rappresentata, priva di voce istituzionale.
Nel Convegno alla Rovescia questa “area del dissenso” si auto convoca, e convoca coloro i quali hanno tentato di interpretare la sua fame politica, per chiedere che si uniscano, o che collaborino, o che si riconoscano, o che si vedano: nella speranza che vengano delineate strategie e lotte future da condursi con coerenza, forza collettiva, interdipendenza.
Alla “chiamata a Convegno” hanno finora aderito:
- Ancora Italia per la Sovranità Democratica
- CLN – Comitato di Liberazione Nazionale
- Di Sana e Robusta Costituzione
- La gente come noi
- L’Indispensabile – Darsi Pace
- Movimento 3V
- Partito Libertario
- Umanità e Ragione
- VITA
Con un contributo scritto:
- FISI
- Bianca Laura Granato
Altre importanti sigle e movimenti sono in via di aggiunta al tavolo di lavoro.
Anche tra il pubblico, che sarà il vero protagonista del Convegno con le sue domande e sollecitazioni, ci saranno sigle, comitati e attivisti: le adesioni sono ancora aperte, prenotatevi alla mail convegno@resistenzaradicale.eu
Specifichiamo che NON è previsto un tentativo di formazione di un nuovo partito politico, piuttosto vorremmo delineare possibili sinergie o federazioni dell’esistente, che su basi comuni possano rendere più efficace, forte e solidale la lotta condivisa.
Noi del Comitato Resistenza Radicale – Azione Nonviolenta, che abbiamo ideato il Convegno, insieme al “pubblico” di attiviste e attivisti e movimenti locali, saremo davanti a chi ha guidato partiti e movimenti, con speranza, ascolto, propositività: per dare fiducia, per inventare un progetto unitario, per veder uscire da questo appuntamento una fratellanza.
Non ci saremo per assistere a uno spettacolo, o a un seminario, o a un comizio: ci saremo per partecipare a una costruzione, consapevoli che il tempo delle deleghe è finito.
Convegno alla Rovescia
Domenica 16 aprile 2023 – h 10:00/18:00
Sala ASIA, Città dell’Altra Economia, largo Dino Frisullo, Roma
Per partecipare è necessario prenotarsi: convegno@resistenzaradicale.eu
La partecipazione è aperta a persone singole, gruppi, sigle e movimenti
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Programma della giornata:
Ore 09:30 – Accoglienza
Ore 10:00 – 13:00 – Interventi singoli: i rappresentanti delle sigle esporranno il loro punto di vista su alcuni quesiti di partenza, in 15 minuti a testa. Prevista una pausa caffè.
Ore 13:00 – 15:00 – Pausa pranzo (presenti bar e tavola calda)
Ore 15:00 – 18:00 – Discussione collettiva. Sulla base di quanto emerso in mattinata, il pubblico e i rappresentanti delle sigle si confronteranno, allo scopo di produrre un documento condiviso.
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I temi di discussione:
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Nella prima parte del Convegno, la mattina, le sigle aderenti sono invitate a esprimersi in merito ai quesiti proposti. Nel secondo momento, il pomeriggio, si svilupperà una discussione su quanto esposto, allo scopo di arrivare alla stesura di un documento condiviso che possa dare direzione o ispirazione per il futuro.
Primo quesito. Dall’opposizione “pandemica” a una nuova politica sanitaria.
Oltre all’opposizione alle “politiche pandemiche” e agli obblighi vaccinali, attuata in questi anni, ci sono idee per una diversa e migliore organizzazione della sanità pubblica e per limitare i condizionamenti dell’industria? Come rimettere al centro della politica sanitaria il rapporto diretto medico-paziente, il territorio e la diffusione di una cultura della salute incentrata sulla prevenzione e non sulla malattia?
Secondo quesito. L’opposizione alla guerra in corso.
Dalla “guerra al virus” alla guerra vera e propria il passo è stato breve: siamo in guerra, esposti a pesanti conseguenze e a una narrazione ufficiale capziosa e priva di contraddittorio. Che fare, e cosa stiamo già facendo per opporci alla guerra? A partire dal referendum proposto dal “CLN “, passando per la riflessione sulla NATO, fino all’organizzazione di iniziative di diretta opposizione alla guerra in corso, è possibile costruire un insieme di azioni comuni?
Terzo quesito. Costruire una cultura di pace.
Questo lavoro non riguarda uno specifico ancorché enorme conflitto, è una pars costruens più grande. Avete un pensiero su una costruzione della pace nelle pratiche, e non solo in obiettivi generali? Secondo voi è compatibile la costruzione di una cultura e di una politica di pace con la permanenza nella NATO?
Quarto quesito. La moneta.
Riteniamo utile confrontarsi in merito al cosiddetto sovranismo monetario; alla questione del controllo centrale sui pagamenti elettronici, opposto alla libertà del contante; alla possibilità di monete alternative. Voi che ne pensate dell’euro, delle monete alternative, delle transazioni elettroniche?
Quinto quesito. Ambiente e politiche ecologiste.
Quella ambientale si prefigura come prossima “emergenza” e strumento di marketing di nuovi settori industriali e interessi economici. Riteniamo però che una questione ecologica esista, e che politiche ambientali siano necessarie a scongiurare disastri e prenderci cura delle nostre comunità. Qual è la vostra posizione? Che azioni prefigurate, o state mettendo in pratica? Pensate che una via ecologica sia compatibile con la tendenza alla crescita illimitata e con il tipo di economia che la sostiene?
Sesto quesito. Tecnologie informatiche e web.
Nei movimenti del dissenso il web è fondamentale, grazie alla possibilità di una comunicazione orizzontale tra soggetti autonomi e indipendenti. Tuttavia le tecnologie informatiche generano anche dei problemi mai visti nella storia: che fare per depotenziare l’aspetto centralista e autoritario delle tecnologie informatiche, e limitare la tendenza all’isolamento emotivo che esse possono indurre?
Settimo quesito. Una via nonviolenta.
Cosa pensa il vostro movimento della modalità di lotta mediante la nonviolenza? Pensate di impiegare la nonviolenza nelle vostre azioni, o già la impiegate, e come? Sareste disposti a un percorso di confronto e di elaborazione di strategie di nonviolenza politica, anche condivise?
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DOMANDE RICORRENTI – F.A.Q.
Quanto dura il Convegno?
Il Convegno dura per l’intera giornata di domenica 16 aprile, dalle 10:00 alle 18:00. Sono previste una pausa caffè alla mattina e una pausa pranzo. L’accoglienza apre alle 09:30, è raccomandata la massima puntualità.
Il Convegno è aperto al pubblico?
Sì, ma poiché i posti sono limitati raccomandiamo di prenotarsi, scrivendo alla mail: convegno@resistenzaradicale.eu
Avete previsto uno streaming online?
Non ci sarà una trasmissione in streaming del Convegno, per aiutare la platea a ragionare e discutere in modo raccolto e senza “interferenze” di varia natura, legate all’online.
Vorremmo inoltre uscire dalla logica della “diretta” e fare un passo in direzione di una migliore “ecologia” del web, evitando di riversare ore e ore di dirette online in un contesto già inondato di materiale e sollecitazioni.
Ma senza streaming, come faremo a sapere com’è andato il Convegno?
Sopo il Convegno verrà pubblicato il DOCUMENTO CONDIVISO, elaborato nel corso della giornata, e quello sarà l’esito dei lavori, liberamente consultabile e scaricabile, in un secondo momento.
E chi non può venire a Roma e vuole assistere ai lavori?
Abbiamo predisposto una riunione a Milano, che avverrà in forma privata e seguirà i lavori in collegamento diretto. Se siete al Nord e potete raggiungere Milano, scriveteci per avere i dettagli: convegno@resistenzaradicale.eu
Il documento condiviso potrà essere sottoscritto da chi?
Il documento condiviso sarà sottoscrivibile dai presenti al Convegno: sigle, movimenti, gruppi informali, attivisti e attiviste singole risulteranno tutti e tutte come partecipanti alla stesura oltre che firmatari.
In un secondo momento, apriremo le sottoscrizioni e adesioni anche a chi non era al Convegno, che potrà risultare come sottoscrittore e aderente, e riferirsi al documento nell’elaborazione delle proprie azioni e come collegamento a una più ampia “galassia” di movimenti, che in quel documento vorranno ritrovarsi.
Oltre al documento condiviso, dal Convegno alla Rovescia uscirà un nuovo partito? Un nuovo movimento unitario? Una nuova sigla?
NO, l’obiettivo del Convegno NON è quello di fondare nuove realtà, tanto meno un nuovo partito!
Vogliamo far dialogare e incontrare le realtà esistenti, che hanno ideali simili e hanno fatto lotte affini, perché possano in futuro collaborare, comunicare tra loro, riconoscersi come realtà sorelle, o amiche, o alleate.
Unità è anche questo: unità di intenti e sinergie, non necessariamente reductio ad unum.