Riportiamo da CastelliNotizie: 11° giorno di sciopero della fame per il prof. Tutino, che però è tornato a scuola: “Mi sento come Djokovic”

“Undicesimo giorno di sciopero della fame” per il prof. Davide Tutino, che continua a tenerci aggiornati sulla sua battaglia, che nei giorni scorsi era transitata per Grottaferrata, dove si sarebbe dovuto vaccinare, ma è stato esentato fino al termine di questo mese per motivi di salute. “Oggi torno a scuola,  con esenzione momentanea dal trattamento sanitario obbligatorio”, ha premesso, ricordando la sospensione.

“Mi sento un po’ come Djokovic – ha aggiunto, facendo riferimento alla battaglia del tennista numero 1 al mondo, che proprio oggi è stato “liberato” dalle autorità australiane -. Combatto per giocare una partita che non è mia, è di tutti. È la partita per far rivivere il diritto”.

“Al Collegio Docenti chiederò di mettere a verbale una dichiarazione in cui si ribadisca la totale illegittimità e incostituzionalità delle norme che stanno escludendo dal lavoro i tanti colleghi sospesi. Le mie condizioni di salute sono ancora discrete. Prendo 3 tazze di brodo vegetale al giorno per mantenere lo sciopero della fame. Ad oggi i medici hanno riscontrato un calo ponderale di 5 kg accompagnato da un notevole abbassamento della pressione arteriosa, così come ai dati registrati presso la farmacia FONSI del 31/12/2021 e del 05/01/2022 e al certificato medico in data odierna, che alleghiamo”.

“Altri fratelli si uniranno a questa lotta non violenta per fermare l’espulsione di decine di migliaia di cittadini dal lavoro ad opera di un governo fuorilegge. Come Resistenza Radicale stiamo preparando le condizioni per farlo insieme, in sicurezza e allargare le crepe che abbiamo aperto nel sistema”, ha concluso il prof. Tutino, che è anche delegato sindacale Fisi per il Lazio. 

Pochi minuti fa Tutino ha rincarato la dose: “Sto andando a Palazzo Chigi. Resterò immobile di fronte alla sede del governo con il mio cartello: “Green pass tortura di Stato senza reato”. Chiunque volesse salutarmi è il benvenuto e ricordo a tutti che occorre non creare assembramenti e rispettare i nostri fratelli delle forze dell’ordine, prime vittime di queste leggi repressive violente anticostituzionali. Non assecondiamo la strategia della tensione che i governi alimentano da quasi 2 anni, liberiamo noi stessi e liberiamo anche loro dal ruolo di carcerieri che li imprigiona”.