Riportiamo da Visione TV:

Davide Tutino, professore di storia e filosofia discriminato dal governo, lancia un appello alle forze democratiche al fine di agevolare la liberazione di un Paese oramai finito nelle grinfie di una classe dirigente impazzita. “La storia ci insegna che la discriminazione anticipa sempre la violenza fisica”

Durante l’intervista, Davide racconta:

Io continuo la lotta necessaria. Che non è una lotta contro qualcuno, ma è una lotta con è una lotta per, è una lotta con tutti i dosobbedient, con tutti quelli che sono perseguitati senza aver commesso alcun reato, che sono perseguitati contro ogni legge e contro ogni cnvenzione internazionale, ma contro ogni legge a partire dalla Costituzione.

Come continuo? Come so fare, come ho imparato a fare nella mia vita. In questo momento sono in sciopero della fame da otto giorni. Ogni giorno mi reco di fronte alle sedi distiituzionali, in particolare di fronte alla sede del governo, dove sto semplicemente immobile.

Ho anche ricevuto una notizia, che posso darvi in anteprima… ho saputo che anche altri cittadini dovrebbero esserci, anch’essi che si immobilizzano, smeplicemente, e si pongono in quella forma di azione nonviolente che viene chiamata in medio oriente Duram Adam. Semplicemente immobilizzarsi di fronte a una istituzione, di fronte a un luogo simbolico, per rappresentare… io non direi una protesta, direi una lotta. Un tentativo di essere uniti nell’immobilità della nostra coscienza.

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