Giorno 6 – il diario del digiuno di Giulia A.

da | Mar 20, 2022 | Senza categoria

Continua il nostro digiuno a staffetta, continuano i contributi di compagni e compagne di lotta.
Oggi pubblichiamo la testimonianza di Giulia Abbate, tra le persone fondatrici del comitato Resistenza Radicale, che è oggi al sesto giorno digiuno.

Grazie!

Sciopero della fame. Giorno 6 – di Giulia Abbate

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Sesto giorno di sciopero della fame.

Sto bene. Oggi ho avuto qualche giramento di testa, placato con una dose maggiore di tisana (ormai bevo come ‘na Rolls Royce).

Avevo deciso che domani sarebbe stato l’ultimo giorno del digiuno: arrivare a primavera, mi sono detta.
E però primavera è oggi!
Ma continuo lo stesso, il sette è un bel numero.

Fame di senso. Mi guardo intorno e di senso ne vedo, ma è un senso che non mi piace, quello di un treno blindato che punta al caos, alla distruzione e alla menzogna.

Martedì in parlamento parlerà un pupazzo che quando governava ha vietato di parlare una lingua, ha colluso con nazisti dichiarati e ha vietato partiti politici.

Direi che è l’interlocutore perfetto dei pupazzi che lo staranno a sentire. Gente che ha mentito, che ha militarizzato la nostra società, che ha scientemente alimentato le divisioni tra le persone, che ha additato il dissenso come “diserzione” e “renitenza”… che ha trovato per le armi i milioni che non ha mai scucito per la scuola, l’infanzia, la cultura, la sanità, le strade, la felicità.

In questi mesi di odio di ricino (parole di Davide Tutino) il potere si è mostrato per quello che è e ha gettato la… mascherina. Ora va l’elmetto!

Ma sono loro, sono sempre loro. Se questa guerra vi ripugna come a me, vi scongiuro di pensarci su: quelli che la fanno e la propagandano sono GLI STESSI del “restate a casa”, del “denuncia gli assembramenti dal vicino”, del “il vaccino è l’unica soluzione”, del “chi non si vaccina muore e fa morire”, e così via.

Stanno facendo schifo. Possiamo rivedere con questa consapevolezza anche i due anni passati?
Potrebbe aiutarci a voltare pagina e a ritrovarci.
A muoverci, e a seminare tra le macerie.

Bè, buona serata a tutti e tutte voi, che in questi giorni di fame mi state nutrendo di affetto, comprensione, presenza, con tanti messaggi.
Grazie.

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