Continua il nostro digiuno a staffetta, continuano i contributi di compagni e compagne di lotta.
Oggi pubblichiamo la testimonianza di Giulia Abbate, tra le persone fondatrici del comitato Resistenza Radicale, che è oggi al terzo giorno digiuno.

Grazie!


Sciopero della fame. Giorno 3 – di Giulia Abbate

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Terzo giorno di sciopero della fame.

Mi pare andare tutto ok, dal lato fisico. Poca fame di materia, come ieri, molta fame di diritti, ogni giorno più profonda.

La mente invece vacilla.
Non è solo il tipico mal di testa da digiuno.
È che temo di avere le traveggole.

Mi pare di vedere un dittatore che afferma di liberare un popolo, e un pagliaccio psicopatico che implora la terza guerra mondiale in un delirium distruens.

Mi pare che si faccia mostra di credegli. E che governi vari per amore di filantropia e pace mandino bombe e fucili, armino eserciti, embeddino giornalisti (che non chiedono altro, so’ filantropi, capite).

Mi pare che oggi la Camera si sia impegnata ad aumentare il bilancio alla “Difesa”, sempre per la pace: cento milioni al giorno, mentre alla sanità pubblica riducono i fondi (sarà per amore della salute?).

Mi pare di aver udito da nonno Draghi che abbiamo una ECONOMIA VIBRANTE, che il green pass è efficacissimo e che gli italiani hanno senso civico perché si vaccinano (obbligati, questo nonno l’ha omesso, per amore di verità).

Mi pare di ritrovare il motivetto di sempre, ora leviamo questo, domani allentiamo quell’altro, voi ballate, orsetti, animo! E però la sensazione (dettata certamente dalle traveggole) è che stiano apparecchiando per l’autunno e che a noi, detta sempre alla romanesca, toccherà apparecchia’ er c**o.

No, no, basta, meglio non soffermarmi su queste allucinazioni da fame, sono raccapriccianti. Magari con un buon sonno passano.

In foto, una pinta di tisana e colori allegri in onore di San Patrizio. Andrà tutto bene!


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