Continua il nostro digiuno a staffetta, continuano i contributi di compagni e compagne di lotta.
Oggi pubblichiamo la testimonianza di Giulia Abbate, tra le persone fondatrici del comitato Resistenza Radicale, che inizia domani il suo digiuno.

Grazie!


Sciopero della fame. Giorno 0 – di Giulia Abbate

Domani, 15 marzo, mi unirò allo sciopero della fame a staffetta coordinato da Resistenza Radicale e inizierò il mio digiuno.

Questo sciopero della fame è in essere dal 31 dicembre 2021. Nel corso delle settimane, ho potuto leggere le tante testimonianze e diari del digiuno, che sono apparsi qui sui social o che abbiamo pubblicato sul sito di Resistenza Radicale.

Mi ha molto colpita la forza che traspare dalle righe. Un gesto che superficialmente richiama l’annientamento è in realtà una potente leva di impoteramento.
Ho letto nei diari molta fermezza, e racconti di scoperte, di elevazione e di gioia.
Grazie a voi che li avete scritti. Mi hanno fatto bene al cuore.
Eppure, più mi avvicino al “mio” inizio più invece mi sento discendere in una dimensione diversa. Ctonia. Di lacrime e di lutto.

Penso che questi giorni mi porteranno attraverso una difficile elaborazione del dolore e della perdita.

Non il covid, ma il governo pandemico ha fatto morire sola la persona che ho perso, le ha negato e ci ha negato il funerale.
Non il covid, ma il governo pandemico mi ha espunta dalla mia comunità e lasciata senza un posto dove mettermi.
Non il covid, ma il governo pandemico mi ha fatto capire la limitatezza di parole come “amicizia” e “solidarietà” in questa società.
Questa ultima epifania probabilmente è preziosa. Ma è presto, per me, per ringraziare e gioire.

Non mi nutrirò perché devo passare anche fisicamente attraverso una privazione che fa male e che non dovrebbe esistere.
Spero, passando per questo dolore, di arrivare a mia volta a un sorriso.


AIUTACI: